Si utilizza internamente, sotto forma di macerazione o infusione, per stimolare l'appetito e la secrezione di succhi gastrici; cioè, come pianta amara e astringente. La macerazione si prepara con 3 cucchiaini di prodotti secchi per ogni 2 tazze d'acqua; l'infusione va fatta con 2-5 g. per ogni tazza. La verbena è un eccellente stimolante degli scambi metabolici interni; agisce contro l'esaurimento nervoso, l'insonnia e l'emicrania. È un buon diuretico, che viene utilizzato in caso di disturbi renali o epatici. È anche espettorante. In applicazione esterna, serve per preparare i gargarismi e per curare le eruzioni cutanee.
Citazioni
«Dioscoride: una specie è la cresta di gallo ed è supina (sul terreno?) l’altra è la berbena detta gallinacea ed è eretta e perciò si chiama orthos come appare nel capitolo denominato orthomia - foglie biancastre incise come il drio ma più strette - steli lunghi un cubito e più, angolosi - radici sottili e lunghe - semi neri - Plinio: la usavano i sacerdoti per le purificazioni - fiore bianco - foglia rugosa - nel «pasionario» sta scritto che se il medico visitando il malato porterà la verbena e chiederà al malato come sta, se il malato risponde «bene» guarirà, se «male», morirà».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 288, Gerebotanium]
La descrizione morfologica e i nomi utilizzati per definire il semplice suggeriscono di identificare, per questo capitolo, più specie vegetali.
La specie definita da Silvatico come Cresta di gallo dovrebbe essere la Verbena supina L.; quella detta Gallinacea, invece, la Verbena officinalis L.