Il timolo è un potente atisettico, migliore del fenolo, dal momento che non attacca la pelle e ha anche un effetto deodorante. Per la sua azione disinfettante del cavo orale, viene impiegato nella preparazione di paste e polveri dentifricie. L'estratto di timo selvatico fa parte della composizione di gocce contro la pertosse, catarro delle vie respiratorie superiori e disturbi del tratto gastrointestinale. I bagni sono fortificanti per i nervi e servono a curare le ferite suppuranti o maleodoranti. La distillazione di steli freschi fornisce un'essenza della stessa efficacia contro catarri bronchiali, raffreddori, tosse e serve per la preparazione di un unguento.
Citazioni
«Serapione: domestico e selvatico, il primo (domestico) giace al suolo e infigge le sue radici, ha foglie e rami simili all’origano, ma più bianchi - l’odore è simile a quello della maggiorana, si usa nei cibi - è detto anche arclas e aclanen - quello selvatico è detto ragis (= ritto) perché è eretto, ha rami sottili legnosi tanto che se ne possono fare lycine (=scope) per accendere un lume - i rametti sono lunghi circa un palmo pieni di foglie simili alla ruta, ma più strette, lunghe e dure - il fiore ha sapore acuto, buon odore, al sommo è purpureo - nasce sulle rupi e in luoghi pietrosi - altra specie: sisnabarion - Avicenna: mescatramesir, mescarrasir».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 571, Numir]