Si utilizza in caso di disturbi gastrointestinali, come per esempio gli spasmi, la timpanite, le diarree e i parassiti intestinali. Per questo scopo, si prepara un decotto al 3% (2 cucchiai per ogni 1/2 l. d'acqua), si lascia riposare per 15 minuti e si prendono 2 o 3 tazze al giorno. L'infusione è inoltre ricostituente ed efficace contro le malattie ginecologiche. In virtù delle sue proprietà stomatiche e carminative, la santoreggia viene di nuovo impiegata come pianta aromatica nella preparazione di piatti di carne. È un ingrediente molto apprezzato in miscele aromatiche e condimenti.
Citazioni
«Serapione: nasce in luoghi sassosi e aspri - simile al timo ma le foglie sono più grandi e molli - ha una spiga piena di fiori di color giallo-verde - si usa come il timo e si mette nei cibi».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 618, Sahanc]
I disegni riprodotti sugli erbari di Mattioli e Durante rimandano senza alcun dubbio alla Satureja hortensis L.; la descrizione del fiore nelle Pandette genera qualche dubbio.