Prunus è nome attribuito dagli antichi romani a parecchie specie dello stesso genere, con riferimento anche al fatto che molte piante selvatiche appartenenti ad esso sono fornite di robuste spine legnose; l'attributo specifico deriverebbe dal nome arabo di un'antica città sita in Libano. Dai frutti si ricavano essenze per liquori. Tutta la pianta contiene cumarina, composto aromatico usato nella confezione di essenze di frutta e profumi e nella concia di particolari tipi di tabacco. Il legno stesso della pianta, date le sue caratteristiche aromatizzanti, viene usato per fabbricare pipe; veniva impiegato pure, grazie alla sua durezza e resistenza, per lavori di tornitura e per giocattoli. La pianta selvatica, rustica e robusta, è spesso impiegata come portainnesti per varietà di ciliegi coltivati da frutto.
Citazioni
«Se ne parla nel libro di Rasi circa la pietra detta arzevo in spagnolo, ed io (EGO) chiesi a degli spagnoli che cosa fosse l’arzevo e mi mostrarono l’agrifolium, ma un arabo mi disse che è un albero che non abbiamo dalle nostre parti - diceva che comunemente l’agrifoglio era detto trachacharab - Stefano Mehelebum dice che in greco si chiama kisamus ma trahamalhaui mahaleb è il midollo del frutto del ciliegio domestico o selvatico, del quale le donne arabe si servono nell’olio di cui si ungono i capelli e con altro nome è detto nere ed è l’albero del ciliegio selvatico - Serapione da Dioscoride è un arbusto simile all’alcamia per dimensione, con foglie simili all’olivo ma più forti e larghe e frutti neri simili a quelli del mastice, dolci, in racemi - nasce in luoghi selvatici - Isaac Benaram dice che è di tre specie: bianca, nera e verde: la bianca ha piccole specie - la più piccola in Spagna - la bianca è pura anche per l’odore - la peggiore è la nera».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 524, Maaleb]