PARTI UTILIZZATE O DROGA:tutta la pianta, in particolare le bacche (fine estate-autunno) PRINCIPI ATTIVI:vitamine C,tannini PROPRIETA’:rinfrescante,diuretica,depurativa e febbrifuga. MODO D’USO:infuso,vino medicinale,decotto, tintura madre,polvere.Le bacche abbassano i livelli di acido urico e favoriscono l’eliminazione,le foglie e gli steli sono depurativi e febbrifughi. Contiene il doppio di vitamina C rispetto al limone e per questo viene utilizzato spesso in convalescenza I frutti freschi possono essere consumati senza il loro calice, che è amaro, e preparati in insalata. L'alchechengi è molto apprezzato per le sue virtù ornamentali, soprattutto in inverno, quando i suoi calici secchi conservano ancora un bel colore e una forma aggraziata. Le bacche vengono utilizzate per preparare marmellate.
Citazioni
«Serapione: ci sono quattro specie: una sola si mangia ed è un’erba non grande con moltissimi rami, foglie nere simili a quelle del bedarog (ovvero ozimo fluviale c.87), più grandi e larghe - ha seme rotondo di colore verde e nero, ma quando matura diventa rosso e, rotto, si trova all’interno molta umidità e granelli che ne sono i semi - c’è ne è un’altra specie sonnifera con rami molti e spessi, difficili da rompere, pieni di foglie nelle quali c’è un’umidità che aderisce alle mani, ed ha un fiore piccolo rosso sangue, seme giallo, radice non grande, corteccia color rosso, nasce in luoghi aspri e sassosi - un’altra specie si chiama maniale perché fa impazzire, e un’altra si chiama furiale perchè provoca furia
(nell’indice Uva vulpis è riportato erroneamente al c.324)».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 325, Hameb]
Le quattro specie succitate sono così denominate da Mattioli: Solatro hortolano, Halicacabo, Solatro sonnifero e Solatro furioso.