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Mentha suaveolens Ehrh. - Menta A Foglie Rotonde

Il nome del genere è quello greco e deriva da Minthê, che è il nome di una ninfa che amata da Ade fu trasformata in pianta da Proserpina moglie gelosa di Ade. Il nome della specie fa riferimento al suo profumo (per la verità poco soave). Pianta antisettica, febbrifuga, antifermentativa, digestiva, analgesica, carminativa. Grazie al suo principio attivo, il mentolo si dimostra attiva contro le infiammazioni del cavo orale , utile nella digestione e calmante della tosse. Conosciuta fin dall’antichità, in Cina veniva usata per le sue proprietà calmanti ed antispasmodiche, Ippocrate la considerava afrodisiaca e Plinio analgesica. Veniva inoltre usata nella medicina popolare per prevenire la cataratta, per conciliare il sonno, per calmare i dolori di coliche renali o biliari, per combattere l’alitosi ed infine per risvegliare il desiderio sessuale. Oltre che in farmacia viene tuttora utilizzata nella produzione di cosmetici, liquori e dolciumi. Il suo profumo pare essere molto sgradito ai topi, e per questo motivo un tempo era sparsa nei granai per tenerli lontani.

Citazioni

«Serapione: molti generi: domestico e selvatico (mentastro) - menta romana o saracenica più diuretica (altra specie) - una specie non profumata detta calamentum - i rametti della domestica, di colore celeste, sono cavi all’interno e sulla sommità ci sono come delle licinie (= scope) - menta acquatica (sisimbrium) - cresce d’estate e d’inverno e ha odore buono - la menta silvestre ha foglie aspre e pelose e ha odore intenso - Avicenna: frustole di menta nel latte evitano allo stesso di cagliare».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 213, Dichanacha]
La descrizione morfologica e i nomi utilizzati per definire il semplice suggeriscono di identificare, per questo capitolo, più specie vegetali.



In riferimento alla descrizione di Silvatico, avremo: menta domestica = Mentha suaveolens Ehrh.; menta romana o saracenica = Balsamita major Desf.; menta silvestre = Mentha longifolia (L.) Hudson.
«Erba di cui esistono molti generi: la domestica (= rametti celesti, cavi all’interno con alla sommità delle infiorescenze) è detta degli orti o comune o odorifera - la selvatica è detta mentastro - ce n’è un’altra con foglie più lunghe e acute, detta romana o saracenica - infine c’è l’acquatica detta sisimbrium o balsamita - quella senza profumo è il calamentum - Serapione: (parla della Dichanacha, ripete la distinzione tra domestica e silvestre) la prima ha dei rametti celesti, concavi all’interno e al sommo dei rami ci sono come delle lycinie (= scope) - è verdeggiante e cresce d’estate e d’inverno ed ha odore buono».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 543, Mentha]
In riferimento alla descrizione di Silvatico, avremo: menta domestica = Mentha suaveolens Ehrh.; menta romana o saracenica = Balsamita major Desf.; menta silvestre = Mentha longifolia (L.) Hudson



Questa descrizione della menta la ritroviamo anche al capitolo 213 (Dichanacha).



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Mentha suaveolens Ehrh. - Menta A Foglie Rotonde

Pianta
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