Pianta nota fin dall'antichità come prezioso rimedio contro le diarree e impiegata con successo anche nelle epidemie di dissenteria e di tifo. Soprattutto in Francia e nel resto dell'Europa Occidentale, la droga è ancora oggi un rimedio molto utilizzato contro le diarree e le infiammazioni croniche delle mucose gastrointestinali. L'elevato tenore tannico ne spiega solo in parte l'efficacia, e lo stesso vale per l'uso esterno tradizionale come cicatrizzante, contro emorroidi ed eczemi. La monografia della droga è stata integrata solo di recente dalla farmacopea francese in quella europea: resta da vedere se così questa pianta medicinale tornerà in auge anche nel resto d'Europa.
Citazioni
«Pianta che ha steli lunghi quattro dita - è stesa sulla terra - piena di lattice - foglie simili alla lenticchia ma più piccole e sottili - seme rotondo sotto le foglie come il peplo (= peplum c.586) - senza fiore».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 131, Cansice]
Anche Mattioli, nel capitolo dedicato al Chamesice, conferma l’opinione di Silvatico circa la sostanziale affinità tassonomica di questa pianta con il Peplo.