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Helleborus niger L. - Elleboro Nero

A causa della sua tossicità, e la percentuale variabile di sostanze attive che contiene, la pianta non deve essere utilizzata direttamente, ma in dosi che sono esattamente determinate da un medico. I glucosidi dell'elleboro influiscono sul sistema nervoso centrale e sono usati per trattare alcune malattie nervose. Essi servono allo stesso tempo come diuretici e catartici. È utilizzato l'elleboro anche in medicina veterinaria per curare i disturbi digestivi degli animali e contro gli insetti parassiti.

Citazioni

«Serapione: ci sono due specie: bianca e nera - specie bianca: pianta dalle foglie simili a quelle della plantagine (secondo Dioscoride a quelle dell’arnoglossa) o a quelle della bleteagrion (= bietola agreste), ma più corte e più tendenti al nero e un pò rossastre; stelo di quattro dita, rugoso: quando si comincia a scortecciare, secca e si putrefa mentre intorno ad esso appaiono come dei capelli nerastri - molte piccole radici sottili che partono da una radice, piccole oblunghe come una cipolla lunga - nasce in montagna - specie nera: pianta a foglie verdi simili a quelle del dulb, ma più scure e aspre; stelo corto, fiore bianco con qualcosa di purpureo con sopra un racemo in cui c’è il seme simile al granello di cartamo - molte piccole radici sottili nere che escono da una radice simile alla cipolla, esse sono usate in medicina - nasce in luoghi aspri, secchi, boscosi - Dioscoride: la radice spezzata emette come un fumo».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 237, Elleborus]



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Helleborus niger L. - Elleboro Nero

Pianta
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