Citazioni
«Dioscoride: nasce in riva al mare - ha foglie simili all’apio e grandi - stelo lungo due palmi e sul capo ha come un fiore che si dice cambi di colore tre volte al giorno: la mattina bianco, a mezzodì purpureo e la sera «feniceo» (= scarlatto)».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 683, Tripolion]
I motivi di questa ipotesi di identificazione sono i seguenti:
1) l’opinione di Mattioli: «Et essendo vero quel che dice Attuario più moderno Greco, cio è, chél Turbit bianco è la radice dell’Alipia» (da I Discorsi di P.A. Mattioli, capitolo «Del Tripolio», p.543); 2) il comune nome «Erba terribile» dato alla Globularia alypum L. e alla Globularia turbith, due specie che sono spesso confuse anche nel nome; 3) l’uso simile nel passato delle Vedovelle e della Gialappa indiana (Ipomoea turpethum L., vedi c.686) come purgativo, ciò ha sicuramente determinato confusione in Silvatico tra il Tripolion descritto in questo capitolo e il Turbit descritto nel capitolo 686.