Questo genere fu fondato da Tournefort mettendolo in connessione con Glauco figlio di Nettuno e della ninfa Scilla che solevano frequentare, da innamorati, gli arenili sabbiosi. La genesi del nome Glaucium è di origine greca, infatti deriva da . 'glaukós',= blu verde, glauco, in riferimento alla glabrescenza delle foglie. L'epiteto specifico dal lat. 'flavus', giallo, per il colore brillante dei petali. Nella medicina popolare e in erboristeria questa pianta (le foglie) viene utilizzata come broncodilatatore e per le sue proprietà antinfiammatorie e sedative della tosse. Il principio attivo presente nella pianta è la "glaucina" che se assunta senza controllo medico può generare effetti allucinogeni, vomito e tachicardia. Questa pianta è utilizzata anche per ornare aiuole colorate, insieme ad altre papaveraceae, in giardini posti in prossimità del mare. La glaucina è il principale alcaloide contenuto nella pianta. Ha proprietà broncodilatatrici e antinfiammatorie, agendo come inibitore della fosfodiesterasi e calcio-antagonista. Per queste sue proprietà viene talora impiegata, per lo più in forma di idrocloridrato di glaucina, come sedativo della tosse. Può avere effetti collaterali come sedazione, astenia e può rivelarsi un allucinogeno in grado di stimolare sensazioni visive particolarmente colorate. Per tale caratteristica è talora utilizzata come sostanza d'abuso.
Citazioni
«Distinzione tra domestico e silvestre - da uno dei due defluisce un lattice - sonnifero - nasce presso il mare ed è il papavero cornuto (alcuni autori lo definiscono almucharan) - foglie bianche - fiore glauco - seme cornuto (donde il nome) - parla di un papavero nero - Serapione su autorità di Galeno: mette in guardia dall’eccesso di uso che può produrre letargo e morte - Serapione: ci sono molte specie di papavero: il domestico, detto bianco, e si semina nei giardini (hortus) ed ha capi oblunghi - seme bianco - dell’agreste ci sono due specie: una ha il capo schiacciato e seme nero e si chiama papavero rosso, l’altra ha un capo lungo, tuttavia minore dell’altro e si chiama seil - si chiama scosso perché appena toccato fa cadere i suoi semi, ed è il papavero nero».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 144, Caxchax]
«Dioscoride: succo dell’erba dallo stesso nome o detta memithe che ha foglie simili al papavero ma più piccole e scure e di odore tetro, gusto amaro, succo giallo - Il glaucium è il succo di un’erba che nasce in Siria e a Ierapoli e ha foglie simili al miconio ceraticis (papavero cornuto), ma più grasse e sparse sul terreno; odore grave, gusto amaro, succo giallastro. I cittadini mettono le foglie nelle pentole e le cuociono con gli alimenti, poi mettono a seccare e fanno il glaucium - (l’A. distingue quest’erba dalla celidonia e dal papavero cornuto)- (EGO) ed io ho visto molti sbagliarsi a questo proposito al tempo mio e molti sbagliarono al tempo di Dioscoride, il quale nel cap. sul mecone ratides dice che molti, erroneamente, ritennero che lì si facesse il glaucium, per la somiglianza delle foglie».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 299, Glaucium]