Questa pianta è tipica dei Paesi mediterranei ed è stata usata dagli Egizi, dai Greci e dai Romani come purgante drastico. Per uso interno ed esterno, questa Cucurbitacea presenta pericoli: pare che un certo dottor Dickson, nel 1888, per essersi messo sulla testa, sotto il cappello, un frammento fresco di cocomero asinino sia stato colpito da una forte emicrania e da una colica con diarrea, per un'intera giornata; eppure non ne aveva ingerito neanche una particella. D'altronde, la pianta è raramente prescritta ai giorni nostri; tuttavia, e particolarmente in Gran Bretagna, viene preparata in farmacia una pozione, ricavata dai frutti, denominata Elaterium che ha un'azione violenta, dovuta al succo dei frutti non maturi, essiccati.
Citazioni
«Galeno: il succo si chiama elacterium - Serapione: più piccolo del cocomero domestico ed è simile ad una lunga ghianda - foglie simili al cetriolo - radice bianca - nasce sulle rupi e nei campi».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 604, Refo]