Il nome del genere deriva dalla forma dei suoi fiori e quello del genere è il nome che viene spesso assegnato a quelle piante che hanno caratteristiche che mediano quelle di altre specie dello stesso genere. Per la sua rara bellezza e la longevità della sua antesi viene coltivata e commercializzata in diverse parti del mondo. Questa campanula è oggetto di raccolte inconsulte, con gravi minacce per la sua sopravvivenza ed avrebbe bisogno di adeguata e severa protezione. Nel linguaggio dei fiori e delle piante la campanula ha due diversi significati, in certi luoghi, soprattutto nell’area mediterranea, è considerata il simbolo della speranza e della perseveranza, significato dovuto al fatto che riesce a crescere in luoghi impervi; in altri luoghi, soprattutto nei paesi del nord Europa, ha un significato poco piacevole tanto da essere definita la campana dei morti, secondo le antiche leggende infatti chi sente il tintinnio di una campanula, è destinato a morire in breve tempo. Secondo i celti, inoltre, i prati di campanule sono popolati da fate maligne e quindi non sono luoghi sicuri dove poter sostare.
Citazioni
«Dioscoride: nasce in luoghi aspri e ombreggiati - ha foglie simili al sorde - stelo lungo tre cubiti - fiori purpurei tondeggianti - seme piccolo simile al grano - radici lunghe due palmi».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 537, Medion]
Mattioli commenta la voce dioscoridea di Medio senza però identificare il semplice (p.466). Durante riporta, come sinonimo di Medio, Viola Mariana ed allega a questa voce una breve descrizione e la relativa xilografia. Dall’analisi del disegno e della descrizione di Durante, nonchè dal confronto del nome Viola Mariana (1) con gli antichi nomi volgari in uso in Italia, si è ipotizzata l’identificazione del semplice di Silvatico con la Campanula medium L..
(1) «Viola mariana: sinonimo di Campanula medium» (Angelo Pucci, Enciclopedia orticola illustrata, Firenze, 1915, p.1641).
