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Boswellia carterii Birdw. -

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Citazioni

«è il frutto di un albero detto asadar o saydar (Avicenna) - Dioscoride: lo chiama agrifolium - Serapione: c’è un altro nabach, corteccia di un albero detto nastatimon da Dioscoride - Serapione: proveniente dall’India, simile nel colore al croco e sono come le corteccie del moro di buon odore - In un «tacuino» è scritto che il nabach è comparabile ai nespilli e allo zaror che è più profumato dei nespilli».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 560, Nabach]
« Ma è veramente da credere, che se il Narcaphtho si ci porta, che egli sia il proprio Tigname delle spetiarie, come si puo affermare per diverse conietture. Imperoche tigname non vuole rilevare altro, che thymiama: e thymiama in Greco non rileva altro nel nostro volgare, che profumo […] Chiamano il Narcaphtho […] il vulgo Tigname, gli Arabi Nabach» (Da I Discorsi di P.A. Mattioli, capitolo «Del Narcaphtho», p.47).
«Corteccia indiana di buon odore, simile alla lanula senza corteccia».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 565, Nastatimon]
«è la resina del canchius o kathec - quattro tipi, il migliore è l’indiano, di colore smeraldo e simile alla melanzana - Serapione su autorità di Galeno dice che deterge, riempie e purifica le ulcere oculari come il fumo di mirra e storace».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 610, Ronder]



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