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Arum maculatum L. - Gigaro Scuro

Raramente viene ancora utilizzato ai nostri giorni, ma appare frequentemente nella medicina medievale, dove era consumato sotto forma di polveri (insieme all'acoro, la pimpinella, la cannella, l'assenzio, il legno di ginepro e lo zucchero) nel trattamento di disturbi gastrici; ne serve una punta di coltello prima dei pasti.

Citazioni

«Dioscoride: foglie simili all’aaron ma più numerose e piccole - stelo di due cubiti vario come un serpente con lividure cioè macchie purpuree solide come un dito in cui c’è il seme simile al botruo (=grappolo d’uva) di colore verde - maturo diventa giallo e piccante - la radice è un bulbo con scorza sottile - luoghi ombreggiati e orti - Serapione (ripreso da Giovanni Mesue): c’è una maggiore e una minore - la maggiore è la serpentaria ed ha foglie crespe - la minore si chiama aaron, con foglie lisce».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 522, Luf]
Le due specie riportate nella descrizione di Serapione potrebbero essere la Dragontea (specie minore) ed il Gigaro scuro (specie maggiore).

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Arum maculatum L. - Gigaro Scuro

Pianta
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