PARTI UTILIZZATE O DROGA:sommità fiorite e foglie. PRINCIPI ATTIVI:o.e.(tuione) flavonoidi,lattoni sesquiterpenici:absintina. PROPRIETA’:eupeptica, emmenagoga, tonica. MODO D’USO:assunto sottoforma di tintura madre,tisana,polvere ed estrattio fluido. L'assenzio è spesso utilizzato in trattamenti interni, puro o miscelato, per stimolare l'appetito, la secrezione dei succhi gastrici e biliari, contro le coliche intestinali, come pure i parassiti intestinali (stomacale, amaro e colagogo). Si prepara per questo scopo un infuso con una proporzione di 1 o 2 cucchiaini di steli tagliati per ogni tazza d'acqua, o consumando direttamente la polvere per 1 g., 3 volte al giorno. Il decotto di assenzio è usato in gargarismi e in impacchi su contusioni. Dal gambo fresco si ottiene l'olio essenziale cha fa parte della composizione di una tintura che allevia i crampi. Attenzione: un consumo prolungato, soprattutto di bevande alcoliche a base di assenzio, provoca una forte dipendenza che si manifesta attraverso crampi, perdita di conoscenza e perfino seri disturbi nervosi irreversibili. Attenzione la pianta deve essere usata solo sotto consiglio medico.
Citazioni
«Assenzio dolce è l’aneto - ce n’è un altro detto marino, ed è lo sticados citrinum (=ascucados) - ce n’è uno cretese e uno nabateo o pontico - il migliore è quello che vegeta lontano dal mare - ha foglie bianche, lisce e piane - quello rugoso è cattivo - si raccoglie in primavera - i fiori d’estate - due proprietà contrarie: lassativo e astringente (è amaro) - Serapione: cuscute romanum - scheha romanum (secondo altri) - tre specie: normale, saricon, sandonicum - il saricon nasce in Chirochia (Asia): erba sottile nelle foglie, simile all’abrotano, piena di seme - centon[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 5, Absithium]
PROPRIETA’: contro i vermi viene dato il succo dell’assenzio con polvere di betonica o centaura o persicaria o col succo dei noccioli di pesca o delle sue foglie. Contro la soffocazione da funghi si dia il succo con aceto e con polvere di dittamo. Contro l’ebbrezza si dia il suo succo con miele. Contro i vermi delle orecchie venga posto il suo distillato nell’orecchio. Il suo succo bevuto rischiara il viso; posto sopra giova al rossore e ai tessuti. L’assenzio rende sicuri i libri e i tessuti da topi e tigne. Contro il livore e il dolore delle membra dovuto a caduta si faccia un empiastro con succo di assenzio, polvere di cumino e miele. Contro la durezza della milza si faccia un cataplasma di assenzio cotto in olio o si aggiunga nell’unguento fatto dal suo succo aceto armoniaco (armon, specie di ravanello), cera e olio. Contro l’otturazione della milza si dia il suo succo con polvere di costo. Lo stesso valga contro l’otturazione del fegato dovuta al freddo. Per provocare il mestruo si faccia un suppositorio di assenzio e artemisia cotti in olio di noce.ica: specie che nasce in Galizia».