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Coriandrum sativum L. - Coriandolo

PARTI UTILIZZATE O DROGA:frutti PRINCIPI ATTIVI:vitamine C olio essenziale. PROPRIETA’:carminativa,stimolante,antisettico,antispasmodica. MODO D’USO:tintura,vino,infuso, I frutti devono essere conservati all'asciutto e in buste sigillate. Contengono fino a 1% di olio essenziale (oleum coriandri), utilizzato nella preparazione di vari prodotti medicinali come per esempio l'acqua regia carminativa (aqua carminativa regia). Si può anche impastare l'olio essenziale con zucchero (olio sacharum coriandri). Gli effetti del coriandolo sono analoghi a quelli del cumino. Gli acheni inoltre contengono lipidi, albumine, tannini, pectina, zuccheri e vitamina C. Si impiegano puri o mescolati per la preparazione di tisane aperitive, carminative e digestive, che esercitano anche un effetto sedativo sul sistema nervoso. Nelle applicazioni esterne, sia la pianta secca sia l'olio di coriandolo vengono utilizzati per preparare unguenti destinati ad alleviare i dolori reumatici, muscolari o articolari.

Citazioni

«Pianta nota a tutti - astringente - si usa il seme torrefatto - narcotico».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 204, Daybora]
«In realtà è l'erba dove cresce questo seme che si chiama coriandolo. È calda e secca al secondo grado ed è assai comune. Quando nelle ricette si parla di "coriandolo" ci si riferisce al seme. La si può conservare per due anni. Il coriandolo ha la virtù di confortare, sia per le sue qualità che per il suo profumo aromatico e soave.



Per facilitare la digestione e contro i dolori di stomaco dovuti a ventosità, somministrare i semi di coriandolo con gli alimenti e con il vino ottenuto mediante decozione.



La polvere di questi semi posta sulla carne le conferisce un buon sapore.



Secondo Ysaac, esistono svariate specie di coriandolo dotate di molteplici virtù e sapori diversi. Infatti, come sostiene Ippocrate, ha un sapore amaro che lo rende caldo e un sapore acido per il quale lo si definisce freddo.



Il coriandolo verde è caldo, è astringente e calma i rutti acidi; somministrato dopo i pasti, concilia il sonno. Dioscoride afferma che è freddo e che, a causa di tali proprietà, riduce e consuma la scrofolosi. Ciò è negato da Galeno in questo modo: è impossibile che la scrofolosi venga ridotta da qualche cosa che raffredda, poiché è composta da una materia grossa e dura. Galeno conclude affermando che il coriandolo è caldo, soprattutto perché è molto amaro. Per moderare questo calore, prima di utilizzarlo in medicina, bisognerà mescolarlo ad aceto e succo di melograno. Il succo di coriandolo, mescolato a cerussa, aceto, litargirio e, infine, a olio rosato, è eccellente contro gli apostemi caldi e gli ascessi di origine collerica.



Contro l'erisipela dovuta a grossi umori, è utile mescolarli a mollica di pane e di farina di lenticchie. Galeno raccomanda comunque di non applicare questo impiastro sugli apostemi allo stadio iniziale, ma solo quando sono completamente formati; prima di ciò, occorre utilizzare medicazioni fredde, che calmano il dolore senza sciogliere né ridurre».

[cit. Le livre des simples médecines, ms. 12322 Bibliothèque Nationale de Paris]



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