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Beta vulgaris L. - Bietola Comune

PARTI UTILIZZATE O DROGA:foglie e radici PRINCIPI ATTIVI:zuccheri,sali minerali (calcio e ferro),vitamine (A,C),nitrati,acidi organici,antociani. PROPRIETA’:depurativa,mineralizzante,antisettica,ricostituente,lassativa,antinfiammatoria MODO D’USO:decotto,succo,le radici crude oppure lessate si prestano a molteplici preparazioni culinarie Il succo di barbabietola negli ultimi anni è stato a lungo studiato per le sue proprietà stimolanti, specialmente in ambito sportivo. Grazie al suo alto contenuto di nitrati sarebbe in grado di potenziare il rendimento muscolare in maniera del tutto naturale.

Citazioni

«Bietola - è tutta commestibile - 3 specie: bianca, nera e selvatica - i greci ne classificano due specie: nera e bianca che porta pochi semi ed è chiamata firlon ed è quella agreste, che è la beta larga che è fatta come l’elleboro bianco, come appare in Dioscoride, nel capitolo dell’elleboro bianco e si chiama blitis o sachiliemenie (c.616) - astringente - il succo infuso nelle nari purga il capo».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 97, Beta]
La descrizione morfologica e i nomi utilizzati per definire il semplice suggeriscono di identificare, per questo capitolo, più specie vegetali.



Mattioli, nei suoi Discorsi, riporta il parere di Plinio riguardo la Beta salvatica, identificata con il Limonio; ciò in contrasto con Galeno, il quale, parlando di questa pianta nella sua opera sulle facoltà dei semplici (libro settimo), afferma di non averla mai conosciuta. Riportiamo quindi, per questo capitolo, tre ipotesi di identificazioni possibili.

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Beta vulgaris L. - Bietola Comune

Pianta
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