Citazioni
«Due generi: maschio e femmina - la femmina nasce in luoghi sassosi come il brio (erba di due cubiti di lunghezza steli molti e teneri su cui nascono foglie simili alla lepide molli e bianche in cima agli steli porta un seme - fiori bianchi) ma foglie più verdi come l’olivo - stelo tenero e breve - radice sottile - fiore bianco - seme bianco e minuto come il miconio - il maschio è volgarmente detto arsenogonosos (= generatore di maschi) - (Dioscoride) tutte queste cose mi scrisse Cratebras, espertissimo medico e soprattutto questa storia ci piacque».
[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 275, Folium agreste]
Scrive Silvatico: « tutte queste cose mi scrisse Cratebras, espertissimo medico e soprattutto questa storia ci piacque». Mattioli, nel capitolo dei Discorsi dedicato al «Folio», così riporta la frase di Dioscoride: «Tutto questo scrisse Crateva erbario è però mi è piaciuto non dirne più oltre, che l’historia» (da I Discorsi di P.A. Mattioli, capitolo «Del Folio herba», p.428)
Significativa la notazione di Teofrasto commentata da Mattioli: «Dicono esser alcune piante, che fanno generare maschi, e alcune femine. Et però chiamano un Folio arrhenogono e l’altro theligono. Sono amendue simili, e hanno forma simile al basilico. Il frutto del theligono è simile al fiore moscoso de gli olivi, ma più pallido: e quello dell’arrhenogono è come l’oliva, che rimane dopo a disfiorire del suo moscoso fiore: ma doppio, come sono i testicoli dell’huomo»
